Picasso, Klimt, Chagall in cerca di proprietario
Da oggi, la battaglia per restituire ai legittimi eredi le opere d’arte saccheggiate dai nazisti agli ebrei in Europa si avvale di un nuovo strumento, un sito internet, www.errproject.org . E’ stato creato dal Jewish Material Claims against Germany, meglio conosciuto come Claims Conference, e dal Museo dell’Olocausto di New York. Contiene il catalogo illustrato delle 20 mila opere rubate dai nazisti durante l’occupazione della Francia e del Belgio, inclusi dipinti di Picasso, Klimt e Chagall. Contrariamente a quanto comunemente si pensa, la maggior parte di queste opere non è ancora stata restituita.
Il catalogo on line è stato ricostruito sulla base delle schede di registrazione e del materiale fotografico rinvenuto negli archivi dell’ Einsatzstab Reichsleiter Rosenberg (ERR), la task force creata da Hitler per depredare i Paesi occupati dalle truppe naziste nella Seconda guerra mondiale.
Comments (2)
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francesca
Sarebbe come rivivere le tragedie della Shoah ma nello stesso tempo la restituzione delle opere d'arte (se non si trovano i proprietari perchè non darle allo stato ebraico?) contribuirebbe a restituire la dignità calpestata di quanti subirono per mano nazista e non solo affronti inenarrabili.
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Mara Marantonio
Sempre molto interessante -e drammatico- conoscere le vicende umane attraverso la storia delle opere d'arte. C'è un libro (non l'ho letto, però), scritto da Wanda Lattes (mamma di Fiamma Nirenstein), che ho incontrato un paio di volte, bel tipo! Si intitola: "E Hitler ordinò: Distruggete Firenze'", edito da Sansoni nel 2000/2001; è un saggio che ripercorre quello che accadde in Italia a tante opere d'arte sotto le bombe della Seconda guerra mondiale, partendo dal centro di Firenze nell'agosto del 1944.