I due volti di El Paso
È passato oltre un mese dalla strage degli innocenti di El Paso, ma le lacrime ancora scorrono a fiotti dagli occhi della gente che visita il memoriale allestito accanto a Walmart, il grande magazzino teatro della sparatoria. Come ogni mattina, Antonio Basco arriva di buon ora con borse stracolme di doni. Ne ha ricevuti a bizzeffe da sconosciuti in un afflato di solidarietà per la tragedia che lo ha colpito, l’uccisione della moglie, Margie Reckard.
Antonio Basco
Il 3 agosto, ero al lavoro e mia moglie, come ogni sabato, è andata a fare spesa a Walmart. L’aspettavo a casa per le due. Non vendendola arrivare, ho acceso la televisione e ho visto cosa era successo. Ho capito all’istante, ho sentito che non c’era più.
Margie è una delle 22 vittime dell’odio razzista di quest’uomo, Patrick Crusius, 21 anni. E’ entrato nel grande magazzino, all’ora di punta, armato. Ha scaricato il fucile automatico sulla folla prima di arrendersi. Nel sito internet 8Chan – una piattaforma del suprematismo bianco – aveva pubblicato il suo manifesto, passato inosservato fino a dopo la strage. “Voglio liberare l’America dagli invasori ispanici”, le sue parole.
El Paso, Texas è una citta di seicento mila abitanti, l’80 per cento ispanici. Il Messico a pochi chilometri di distanza.
Raphael e la moglie hanno vissuto qui a lungo, prima di trasferirsi altrove, tre anni fa. Sono tornati apposta per rendere omaggio alle vittime.
Raphael
Siamo messicani. Questo eccidio ci unisce ancora di più. Non ce ne andremo mai, anche se siamo vittima di razzismo, come altre minoranze americane.
Maria
Appena ho visto le immagini in TV, ho cominciato a chiamare ogni singola persona che conosco, per assicurarmi che stesse bene. La disperazione mi ha assalito. L’unica cosa che potevo fare era di pregare E ho chiesto al Signore: perché permetti che questo accada?
Per Antonio, Margie era tutta la sua vita. Un angelo, la definisce.
Antonio Basco
Se quell’uomo si fosse preso la briga di guardarla negli occhi, sono certo che non l’avrebbe uccisa. Avrebbe avvertito l’amore che sgorgava dal suo cuore. Tutti ne erano colpiti.
Un amore a prima vista. 22 anni vissuti in simbiosi. Un legame che non si è mai allentato. Bastavano i suoi passi a fargli palpitare il cuore. Dal vuoto lasciato, l’idea che ha commosso l’America. E non solo
Antonio Basco
Ho detto in TV: non ho parenti da invitare, tutti possono venire ai funerali. A mia moglie piacerebbe. La risposta mi ha lasciato di stucco. Margie ha avuto il funerale più grande del mondo. 400 bouquet di rose, Oltre duemila perone, arrivate da mezzo mondo.
The savior is born – il Salvatore è nato. The gun Central, con la T fatta a croce. Fede e pistole, un matrimonio improbabile nei murales di questa armeria. Il proprietario mi riceve con la pistola alla cintola. Qui sono in vendita al grande pubblico armi concepite per un teatro di guerra. Il top della gamma è questa Barret, il proiettile ha un raggio di un miglio, un chilometro e seicento metri.
Michael McIntyre, proprietario Gun Central
Non si può usare contro persone, lo proibisce la Convenzione di Ginevra. E’ solo per divertimento”
Rassicurato? Non proprio. Questo fucile d’assalto è venduto a civili come arma di auto difesa. Al contrario di altri Stati, una ventina, che hanno messo limiti alla vendita di armi da guerra, nel Texas, uno degli stati più permissivi, il secondo emendamento – il diritto costituzionale a possedere un’arma – è considerato una Bibbia.
Michael McIntyre, proprietario Gun Central
La grande maggioranza della popolazione di El Paso è giunta alla conclusione che solo se sei armato puoi fermare un “bad guy”, Dopo quel che è successo a Walmert, le vendite di armi sono quintuplicate.
L’armeria ha un poligono di tiro indoor. I clienti provano le armi, prima di acquistarle. A pagamento, possono frequentare un corso di addestramento. Secondo il proprietario, un’ora è sufficiente. Il tarlo del dubbio però si fa strada anche tra chi le armi le ama.
René
Sono favorevole ad una riforma del sistema, Oggi basta una carta d’identità e in una manciata di minuti esci dal negozio con un’arma. Ci sono persone che non dovrebbero averla. Ci vogliono controlli più efficaci, più estesi
Il backgroud check – il controllo sul retroterra di chi acquista armi in Texas consiste in un modulo con i dati anagrafici che viene sottoposto on line alle autorità di polizia. La risposta arriva in pochi minuti. Se si è incensurati, è quasi certamente positiva.
In questa steak House, dove inglese e spagnolo si fondono in armonia, la consapevolezza che sulle armi è necessario voltare pagina è diffusa.
Matthew
Bisogna accertare che chi possiede armi sia mentalmente stabile e che sia una persona responsabile.
Le strage di El Paso e le altre che si sono succedute nelle ultime settimane – Dayton, Odessa, – hanno riacceso il pluridecennale dibattito sulle armi. Una proposta di legge già approvata dalla Camera, che rafforza i controlli, attende di passare all’esame del Senato. Le posizioni di Democratici e Repubblicani non sembrano inconciliabili, ma il presidente Trump tentenna, Guardiani dello status quo, la National Rifle Association, la potente lobby delle armi.
Di fronte allo stillicidio di sangue, perché la politica non agisce??
Antonio Basco non ha una risposta, Ho forse ha l’unica risposta possibile.
Antonio Basco
Dico ai bambini, siate bravi a scuola, voi siete la prossima generazione. Forse sarete capaci di fermare tutto questo odio
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