Corea del Sud: teen agers senza trucco
Gli aspiranti idoli del k-pop si esibiscono nelle strade di Seoul, davanti a cerchie di fan adoranti. Si vede a colpo d’occhio che queste adolescenti sono tutte pesantemente truccate. Corea del Sud: teen agers senza trucco
Lida Lee per anni, ha postato video per insegnare alle giovani le più sofisticate tecniche di make up. Mica una spolverata di cipria e una pennellata di rossetto! No, ciglia finte, matita per disegnare le doppie palpebre, lenti a contatto colorate. Fino a due ore di preparativi prima di mettere piede fuori di casa. Qualche tempo fa però ha detto basta. La confessione di una tredicenne che rubava ore al sonno per farsi bella l’ha spinta a denunciare un modello di bellezza costruito da una società profondamente maschilista. Ha realizzato questo video-denuncia in cui si mostra intenta a struccarsi, con rabbia, per regalare alla fine un sorriso liberatorio. Non sono bella, ma va bene così, dice la scritta. Il video -visto da oltre sei milioni di internauti – è diventato il manifesto delle movimento femminista sudcoreano, “Escape the corset”, rinuncia al corsetto. La prima iniziativa su scala nazionale è lo sciopero degli acquisti di prodotti di bellezza, ogni prima domenica del mese. Una sfida ad un’industria, quella della cosmesi, che in Corea fattura oltre dieci miliardi di euro. E alla chirurgia estetica, di cui Seul è uno dei templi: una donna su cinque vi si sottopone.
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