I profumi di Foshan
Ogni Paese ha il suo Meridione, caldo, accogliente, aperto. La Cina non fa eccezione. Oggi ho visitato Foshan, nella provincia di Guangzhou. La vicinanza con Hong Kong e Macao, due ore di treno, ha consentito a questa città di svilupparsi. Oggi conta 7 milioni di abitanti, di cui il 55 per cento immigranti. Di notte, lungo la strada principale è un susseguirsi di fiorai e carretti che vendono frutta fresca. L’umidità è alta, i ragazzi vanno in giro in short.
La città si trova sul delta del fiume delle Perle. Un lungo ponte separa la città vecchia da quella nuova. Ed è qui, nella città nuova, che scopro il volto della Cina che ripensa al suo futuro. Sta prendendo forma, a ritmi inimmaginabili altrove, la Zona di servizi industriali sino-tedesca. Lanciata nel 2012, si propone come modello per uno sviluppo sostenibile: infrastrutture e servizi per il business, un’area residenziale di prestigi, servizi per gli abitanti e un grande polmone verde attrezzato per lo sport e lo svago.
La municipalità di Foshan vuole estedere la zona, trasformandola da sino – tedesca a sino – europea. Una opportunità cuil’Italia farebbe bene a guardare da vicino.